Stadt: Venedig, Italien

Venedig, schreibt Joseph Brodsky in seinem Essay Ufer der Verlorenen, « ist die Stadt des Auges; die anderen Sinne spielen eine schwache, zweite Geige ». Die Serenissima hat im Laufe ihrer Geschichte eine eigene Anschaulichkeit und Sichtbarkeit entwickelt, die sie von anderen Orten unterscheidet. Dies gilt für die bildende Kunst des 18. Jahrhunderts, die oft das Sehen selbst zum eigentlichen Thema der Malerei macht, ebenso wie für die Literatur, die ihrerseits Fragen wie die nach der visuellen Beeinflussung, nach den Dynamiken des Beobachtens und des Perspektivenspiels verhandelt. Doch das Thema einer spezifisch venezianischen Visualität im 18. Jahrhundert impliziert auch historische und politische ebenso wie soziologische und anthropologische Fragestellungen, wie etwa die Maskierung als Strategie der Blickerzeugung und Blickverwehrung belegt, die für die Herausbildung des bis heute faszinierenden ‹ Seh-Mythos › Venedig eine zentrale Rolle spielte. Ziel der Tagung ist, aus einer interdisziplinären Perspektive, die die Blicke von Kunstgeschichte, Geschichte und Literaturwissenschaft bündelt, jene Prozesse zu rekonstruieren, die im letzten Jahrhundert der venezianischen Unabhängigkeit zur Vorstellung einer « Stadt des Auges » geführt haben.


« la città dell’occhio »
Dimensioni del visivo nella pittura e letteratura veneziane del Settecento: rappresentazione – manipolazione – creazione

Convegno internazionale, Venezia, 16-18 aprile 2015

Nel suo libro Fondamenta degli incurabili Josif Brodskij scrive che Venezia è « la città dell’occhio: le altre facoltà vengono in seconda linea, e molto distanziate ». Nel corso dei secoli, la Serenissima sviluppa una propria evidenza e visibilità che la distinguono in modo particolare da ogni altro luogo del mondo. Questo vale per l’arte del Settecento, che spesso fa del guardare uno dei soggetti principali dell’opera, nonché per la letteratura che a sua volta riflette questioni fondamentali come l’efficacia e l’influenza visuale, le dinamiche dell’osservazione e il gioco di prospettive. Ma il tema di una visualità peculiare della Venezia settecentesca possiede anche un’essenziale dimensione storica e politica nonché sociologica e antropologica – esemplare il caso del mascheramento inteso come strategia d’attrazione o di rifiuto visivi: esso ha avuto un’importanza decisiva per la creazione del ‹ mito visuale › di Venezia che ha influenzato l’immagine della città fino ai giorni nostri. L’obiettivo del convegno è dunque di analizzare da un punto di vista interdisciplinare che faccia dialogare storia dell’arte, storiografia e critica letteraria, i molteplici processi che nel XVIII secolo hanno contribuito alla costruzione di quella che Brodskij chiamò « la città dell’occhio ».

PROGRAMMA

GIOVEDÌ, 16 APRILE 2015
CENTRO TEDESCO DI STUDI VENEZIANI

9.30–10.15
BARBARA KUHNROBERT FAJENROMEDIO SCHMITZ-ESSER

Apertura del convegno, saluti, introduzione

Intervallo

10.45–11.30
ROLAND KRISCHEL (KÖLN)
Revelationen – Steuerung des Sehens im Venedig der Renaissance

11.30–12.15

ALEXANDER LINKE (BOCHUM)
Die Rückkopplung des Blicks. Verhandlungen mit venezianischer Kunstgeschichte bei Tiepolo, Ricci und Piazzetta
Intervallo

14.00–14.45

MATTHIAS BLEYL (BERLIN-WEISSENSEE)
Venezia, città dell’occhio incondizionato, o città dell’occhio precondizionato?

14.45–15.30

BARBARA KUHN (EICHSTÄTT)
« farmi cogli occhi l’anotomia » (F. Gritti). Vedere e scrivere – scrivere il vedere: ritratti nella letteratura del Settecento veneziano
Intervallo

16.00–16.45
DOMINIK BRABANT (EICHSTÄTT)
Blicke auf und durch Masken: Beobachtungs-szenarien und Handlungsspielräume bei Pietro Longhi

18.00–19.00 CONFERENZA SERALE
ANDREA GOTTDANG (SALZBURG)
Da Tiepolo a Tiepolo. Esperienze visive a Venezia tra Barocco e Illuminismo

VENERDÌ, 17 APRILE 2015
CENTRO TEDESCO DI STUDI VENEZIANI

9.30–10.15
KLAUS BERGDOLT (KÖLN)
Zwischen Venedig und Paris – Augenheilkunde und Sehtheorien in den Salons des 18. Jahrhunderts

10.15–11.00
TIZIANA PLEBANI (VENEDIG)
I conflitti sulla visibilità delle donne e lo spazio urbano. Il caso dei caffè

Intervallo

11.30–12.15
ANGELA FABRIS (KLAGENFURT)
L’Osservatore Veneto di Gasparo Gozzi e la percezione visiva della scena pubblica veneziana

12.15–13.00
PIERMARIO VESCOVO (VENEZIA)
Tra camera ottica e « mondo novo ». Vedere la « scena » veneziana

Intervallo

14.30–15.15

ANGELA OSTER (MÜNCHEN)
Verklärte Optik? Die venezianischen ‹ vedute ideate › im Auge Algarottis

15.15–16.00
ROBERT FAJEN (HALLE)
Goldoni e il teatro delle spie
Intervallo

16.30–17.15
ROLAND KANZ (BONN)
Pasticcio als Kunstform

17.15–18.00
JOHANNES GRAVE (BIELEFELD)
Entkörperlichte Augen. Argus und Lucia


SABATO, 18 APRILE 2015
BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA

9.30–10.15
PIERO DEL NEGRO (PADOVA)
La mia istoria di Francesco Gritti: un romanzo ‹ plurale › nella Venezia del Settecento

10.15–11.00
GILBERTO PIZZAMIGLIO (VENEZIA)
La Venezia ‹ australe › di Zaccaria Seriman

Intervallo

11.30–12.15
MARITA LIEBERMANN (EICHSTÄTT)
Gutes Venedig, böses Venedig – Visualität und Moral in Ippolito Nievos Angelo di bontà

12.15–13.00
ROBERT FAJENBARBARA KUHN
Discussione finale e chiusura del convegno

Sedi del convegno — Veranstaltungsorte

Deutsches Studienzentrum in VenedigPalazzo Barbarigo della Terrazza
San Polo 2765/a
I-30125 Venezia
petra.schaefer@dszv.it

Biblioteca Nazionale Marciana
Vestibolo della Libreria Sansoviniana
Piazzetta San Marco 13/a
I-30124 Venezia
biblioteca@marciana.venezia.sbn.it

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Contatti — Kontakt_

Prof. Dr. Barbara Kuhn
Institut für Romanistik
Katholische Universität Eichstätt-
Ingolstadt
barbara.kuhn@ku.de

Prof. Dr. Robert Fajen
Romanische Literaturwissenschaft
Martin-Luther-Universität Halle-Wittenberg
robert.fajen@romanistik.uni-halle.de

Con il sostegno della Fondazione Fritz Thyssen Köln
Mit freundlicher Unterstützung der Fritz Thyssen Stiftung Köln

Beitrag von: Petra Schaefer

Redaktion: Reto Zöllner